mercoledì 24 giugno 2015

ANNI SCOLASTICI
 2013/2014 
2014/2015

Con la maestra Tiziana Massa, che è in pensione e mette a disposizione della scuola di Vigone le sue competenze, abbiamo partecipato ad un laboratorio musicale.
Ha portato un vecchio giradischi e ci ha fatto ascoltare un brano musicale scritto da MODESTO MUSSORGKY (1839 – 1881) con il quale voleva raccontare la storia di Baba Jaga, una strega con il corpo a forma di orologio e le zampe da gallina che, si racconta, rapisse i bambini nel bosco per pestarli nel mortaio e poi mangiarli.
 

Il titolo del brano è “LA CAPANNA DI BABA JAGA”.
Il brano si divide in tre parti: 
  • Agitata  note veloci, basse, stonature (i bambini passeggiano nel bosco)
  • Lenta  toni più tranquilli, note di pericolo (arriva la strega)
  • Frenetica  (i bambini sono nel mortaio)
Abbiamo immaginato e interpretato in modi diversi la fiaba.


BABA JAGA 

C'era una volta una strega di nome BABA JAGA che viveva in un bosco; aveva la testa a forma di orologio e le zampe da gallina, mangiava solo bambini dopo averli schiacciati nel mortaio.

Un giorno due bambini andarono nel bosco per raccogliere funghi. Baba Jaga li vide e siccome aveva tanta fame cercò di prenderli, ma loro scapparono nella zona del bosco dove sapevano che c'erano delle trappole per gli animali messe dai cacciatori.

Baba Jaga cadde in una trappola per gli orsi dalla quale non riuscì più ad uscire.

Gli abitanti dei paesi vicini fecero una grande festa per essersi liberati della strega.

                                                                                                                  (Gruppo A)


BABA JAGA

C'era una volta una strega molto strana di nome Baba Jaga che viveva in una capanna nel bosco. Baba Jaga aveva la testa a forma di orologio e le zampe da gallina; il suo cibo preferito erano i bambini, che catturava e poi pestava nel mortaio.

Un giorno due bambini andarono nel bosco a raccogliere frutti e funghi, non si accorsero della presenza di Baba Jaga che con un grande balzo li catturò e li trascinò nella sua capanna.

Siccome erano anni che non mangiava, mise subito i bambini che urlavano a squarciagola nel mortaio. Proprio in quel momento un mago passò di lì, sentì le urla dei bambini, quindi si precipitò nella capanna: immobilizzò Baba Jaga e liberò i bambini.

I bambini chiesero al mago di poter usare la testa della strega al posto dell'orologio del campanile che si era rotto. Il mago trasformò Baba Jaga in un orologio funzionante e lo sistemò sul campanile del paese dove si tenne una grande festa. 

                                                                                                (Gruppo B)

....E DOPO I RACCONTI,

                                             .....LE IMMAGINI.

 


https://www.youtube.com/watch?v=kZkoW1Ta3ew